Con la nuova collezione di opere di design, Pietra Dorata Mosaici si inoltra in un settore inesplorato dell’arte musiva, approfondendo un linguaggio innovativo rispetto agli stilemi tradizionali del mosaico.

La prima opera di questa collezione, lo “Specchio di Karman”, è ispirata agli studi fluidodinamici di Theodore Von Karman relativi alla scia di vortici alternati che si generano quando una corrente fluida incontra un corpo tozzo, come un cavo o un pilone, determinando a valle una scia caratterizzata dal distacco alternato di vortici opposti.

Su scala maggiore, il fenomeno è presente ad esempio quando una coltre di nubi in transito in mare aperto, incontra la singolarità rappresentata da un’isola.

“L’idea di questa nuova collezione”, racconta la mosaicista Valentina Bracalenti autrice dell’opera, “nasce dalla collaborazione con l’Ing. Marco Samà, ed è un approfondimento finalizzato ad esplorare attraverso l’arte del mosaico alcuni aspetti particolarmente interessanti delle leggi della fisica, di cui la natura porta in sé stessa gli effetti. Spesso, una errata percezione della conoscenza, ha portato a separare l’arte e gli artisti dal mondo della scienza e dell’approfondimento teorico delle leggi naturali.

Questa collezione si pone come obiettivo quello di far riscoprire che la realtà, nella sua infinita complessità, può essere indagata tanto dallo scienziato quanto dall’artista, raggiungendo delle convergenze a prima vista insospettabili”.